In un’iscrizione rupestre rinvenuta sotto il passo di Monte Croce Carnico è nominato un conductor publici portorii vectigalis Illyrici di una stationis Temaviensis che ricondurrebbe all’attuale località di Timau.
La presenza dell’uomo in questa località strategica vicino al Passo è attestata sin da epoca preistorica ma è probabile che la località sia stata presidiata dai venetici che controllavano probabilmente sia il versante meridionale che quello settentrionale del valico.
I venetici utilizzavano il Passo di Monte Croce Carnico per i loto traffici commerciali e culturali d’oltralpe, rapporti rafforzati dalla frequentazione religiosa al tempio venetico di Gurina.
L’origine venetica del toponimo Timau è d’altronde ascrivibile al dio delle acque Temavus [per Frau è venetico sia il suffisso avus che il radicale tem/tim (acqua che si estende per ampio tratto)] Le leggende narrano di un tempio pagano a lui dedicato fin dall’età del Ferro e d’altronde il famoso Fontanone di Timau non può non avere affascinato e colpito gli uomini che popolarono quelle contrade nell’età del Ferro e poi in epoca romana.
Il Fontanone è una sorgente carsica perenne che nasce dalle pareti della Creta di Timau e si getta nel torrente But.
Dott. Stefano Salmè